top of page

- TERRA DEI CICLOPI -

Ulisse, re di Itaca, era un uomo estremamente intelligente, furbo, valoroso e  non desiderava altro se non tornare a Itaca dalla moglie Penelope e dal figlio Telemaco. Tuttavia, il suo viaggio di ritorno non iniziò nel migliore dei modi: a causa di una terribile tempesta fu costretto ad approdare sull’isola dei mangiatori di loto e,ripreso  a fatica il largo, Ulisse fu costretto a fare un’altra sosta per il rifornimento di viveri; questa volta l’isola decretata era abitata da creature molto più grandi e terribili: i Ciclopi. Ad un certo punto, lungo il cammino, raggiunsero una grotta buia e seminascosta. Desideroso di scoprire se ci abitasse qualcuno, Ulisse entrò insieme ai suoi uomini,quando ad un certo punto una mostruosa creatura apparve sull’ingresso della caverna. Il ciclope Polifemo, figlio del dio dei mari Poseidone, entrò chiudendosi alle spalle l’unica entrata della sua caverna con un enorme masso.Ulisse sapeva bene che nessuno di loro, eccetto lo stesso ciclope, avrebbe avuto la forza necessaria per spostare quella pesantissima pietra e così escogitò un piano... Il gigante,uscito con il suo gregge, rientrò a sera tarda, intento ad andare a dormire, quando Ulisse gli si avvicinò con un otre di vino tra le mani e con molte lusinghe lo convinse a scolarselo tutto. «Qual è il tuo nome, uomo?» chiese tra un sorso e l’altro Polifemo, cominciando a sbadigliare. «Mi chiamo Nessuno» rispose Ulisse. Come previsto, Polifemo cadde in un profondo sonno e fu allora che i soldati greci presero un tronco appuntito, lo avvicinarono al fuoco per arroventarlo e infine lo affondarono nell’unico occhio del gigante. Il Ciclope si svegliò in preda al delirio, senza riuscire a vedere nulla. A causa delle sue grida, gli altri ciclopi dell’isola accorsero e chiesero a Polifemo chi gli stesse facendo del male. In risposta il gigante disse «Nessuno mi ha accecato. Nessuno vuole uccidermi.» e così i suoi compagni, pensando che Polifemo fosse impazzito, se ne tornarono nelle proprie caverne.Ulisse,ormai fuggito con i suoi compagni,pagò cara questa sua frase, in quanto Poseidone, il dio dei mari, scatenò subito i venti e una tempesta violentissima travolse le navi dei fuggitivi.

La canzone che vi proponiamo racconta l'avventura di Odisseo sulle note de "Il Gatto e la Volpe" narrata dal punto di vista di Atena, la dea che continuamente assiste e protegge Odisseo.

                                                                                Classe IS

Classe IIS 

bottom of page